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Bivacco De Toni
spettacolare escursione nelle Dolomiti di Sesto
servizio a cura di Ugo Fiasconaro
 

 

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Foto 1

Foto 2
 
Bivacco De Toni
Il Bivacco De Toni è situato a 2578 metri sotto la Forcella dell’Agnello, al termine della Val Gravasecca e Punta dell’Agnello nelle Dolomiti di Sesto. Installato nel 1960 a cura del C.A.I. di Padova, è intitolato agli alpinisti Antonio e Tonino De Toni.
Difficoltà: Dal Parcheggio al Rifugio Zsigmondy – Comici percorso normale di escursionismo, I° grado nel tratto della Forcella Maria, poi fare attenzione nel percorso che avvicina alla Forcella De Toni; necessita l’uso del casco.
E’ possibile approvvigionarsi di acqua nei pressi del Bivacco da una piccola sorgente sul versante della Punta dell’Agnello, tenere presente che al mattino presto il getto può essere gelato.
Periodo consigliato: dalla metà di luglio a fine agosto.
L’escursione che si suggerisce, attraversa per un tratto le Dolomiti di Sesto da nord a sud, percorrendo ambienti bellissimi e diversi fra loro, necessitano due giorni di cammino, ma saranno abbondantemente ricompensati per la grande soddisfazione che riempirà la vista e l’animo.
Tempi di percorrenza: 1° giorno ore 6, 2° giorno ore 4.
Bivacco De Toni  
Croda De Toni
Provenendo dal Comelico o dalla Val Punteria, a Moso si prende la strada per la Val Fiscalina; a Campo Fiscalino, mt. 1454 c’è un parcheggio molto ampio, in quanto non è consentito proseguire con il mezzo.
Inizia qui il percorso proposto per una strada sterrata e senza difficoltà, la Valle è semplicemente stupenda; si prosegue al margine del bosco, con a tratti ampie verdi radure, il cammino è profondamente sereno, ora in lontananza alla vista si propone la Croda De Toni, mt. 3094 e sulla sinistra la grande bastionata che comprende Cima Undici, mt. 3092 e il Popera mt. 3046.
Si raggiunge così il rifugio a Fondo Valle a mt. 1548; qui si prosegue per l’Alta val Fiscalina, tralasciando a destra il sentiero che porta al rifugio Locatelli.
Il tracciato ora, sempre ben segnalato, è un po’ ripido e faticoso ma ricompensa col raggiungimento del Zsigmondy – Comici mt. 2224, della Sezione C.A.I. di Padova, ore 2 circa da Campo Fiscalino, in posizione splendida con la Croda De Toni che si erge maestosa e tutto intorno Crode e Cime che si avrà il piacere di identificare sulla carta topografica. Per un appassionato di fotografia qui c’è da restare soddisfatti.
Croda De Toni  
Si riprende il cammino su per il grande ghiaione che contorna la Croda De Toni, col sole pieno è un po’ faticoso; si raggiunge ora la Forcella Giralba, mt. 2431. Un agile sentiero porta in breve al Rifugio Carducci, mt. 2297 del C.A.I. di Auronzo, anche qui il panorama è straordinario; si scopre la parte est della Croda De Toni, la Cima d’Auronzo, mt. 2914 e a sinistra l’ardito intaglio della Ferrata Cengia Gabriella sul costone del Monte Giralba di sotto che porta al Bivacco Battaglion Cadore nell’alta Val Stallata.
   
val Gravasecca
Si prende ora il sentiero n. 107 che porta verso la Punta Maria, procedendo questo perde la sua caratteristica e il tracciato diventa sempre più incerto e ripido, si raggiunge così la stretta Forcella Maria, mt. 2351 e si traversa verso destra, molta prudenza 1° grado, labile traccia che attraversa una frana sopra un salto. Il percorso prosegue in discesa sempre con tracce fra Punta Maria e Cima Pezzios finchè si giunge nell’alta Val Gravasecca. Qui il cammino riprende faticoso su per un impegnativo e ripidissimo ghiaione, tenersi sulla destra sotto roccia, e dopo un paziente lungo procedere si intravede finalmente in alto sulla sinistra il Bivacco de Toni, che si raggiunge con somma soddisfazione anche se affaticati dall’ultimo tratto; circa 6 ore dalla partenza da Campo Fiscalino.
Il Bivacco è accogliente e dotato di 9 brande con materassini e coperte, il sito ove è collocato è veramente molto bello.
Dalla attigua Forcella dell’Agnello il panorama è di inusitate proporzioni, si resta incantati per tanta bellezza.
Scendendo la sera, giu nel fondo della Val Gravasecca, s’intravvedono brillare le luci di Auronzo, ed è una visione che conforta ed anima la solitudine del momento.
Il giorno seguente ci si rimette in cammino scendendo sempre per il sentiero n. 107 abbastanza agevole, tralasciando le deviazioni a sinistra per la Val del Marden; costeggiamo la bastionata tra Cima d’Auronzo e Croda De Toni, si prosegue sulla costa di un lungo ghiaione senza sensibili dislivelli, si attraversa un canale innevato, si procede sempre sulle tracce che tagliano il ghiaione finchè si raggiunge la Forcella Croda de Toni, mt 2524, qui siamo nella parte ovest del massiccio della Croda De Toni. Ora si devia a destra scendendo per un sentiero per un buon tratto a zig-zag e molto ripido, un po’ di attenzione, si raggiunge così il ghiaione della parete nord della Croda De Toni, visione veramente suggestiva.
Ormai si è in vista del Rifugio Zsigmondy – Comici che si raggiunge in breve salita.
Ora non resta che riposare per godere il panorama che ci circonda e contenti per quanto fin qui realizzato.
Il rientro è per il sentiero n. 103 già percorso il giorno precedente e che porta agevolmente, tutto in discesa, fino al parcheggio di campo Fiscalino, dove si giunge soddisfatti nel profondo dell’animo per quanto si è ammirato durante tutto il percorso e per le emozioni provate.
val Gravasecca  
   
Immagini e testo a cura di Ugo FIASCONARO - Chirignago (Venezia)
(Socio Sezione C.A.I. di Mestre)
   
( * Lo scrivente si ritiene sollevato da responsabilità nel caso di eventuali sopravvenuti cambiamenti ambientali del percorso.)
   
 
Indirizzi di questo sito: www.altemontagne.it www.altemontagne.com www.altemontagne.net
 

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