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Amici della Montagna
Amici della Montagna
 
LA MONTAGNA DI IERI E DI OGGI
Percorsi per piccoli escursionisti
 
Monte Elmo - Consigli per gli escursionisti
 
Agosto 1992
Gaia Pignocchi, Bruno e Matteo Bastianelli – Ancona
 

 
Naturalmente tutte le escursioni vanno svolte sempre nel pieno rispetto delle norme di sicurezza (condizione fisica, abbigliamento adeguato, viveri ed acqua, messa in sicurezza nei tratti più esposti, informazioni sull’agibilità e la durata del percorso e, fondamentale, sulle previsioni meteo).
 
 

 
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Montagna Ieri e Oggi
 

 
Altemontagne © 2013


 
Il Monte Elmo (2434 m), al confine tra Italia e Austria, è indubbiamente una delle montagne della Val Pusteria dalla quale si può godere di una vista meravigliosa sulle Dolomiti di Sesto e sulle montagne austriache, ed è sicuramente un’escursione da non perdere.

Ma non lasciatevi ingannare dalle guide turistiche che la descrivono come un’escursione facile e tantomeno dalla presenza della funivia, che vi dà l’illusione di poter risparmiare sudore e fatica trainandovi comodamente già alla rispettabile quota di 2050 m.

In realtà l’ascensione al Monte Elmo non presenta assolutamente alcun problema, ma tra le tante escursioni effettuate nella zona, è sicuramente una delle più affaticanti che ricordo, anche perchè, sicuri del fatto di essere ormai super allenati e in grado di affrontare qualsiasi dislivello, abbiamo disdegnato la possibilità di usufruire dell’impianto di risalita e abbiamo affrontato a piedi sia l’andata che il ritorno.

Non che superare i 1100 m di dislivello sia un’impresa impossibile, ma la salita (e naturalmente anche la discesa) può risultare estremamente faticosa e monotona scegliendo, come abbiamo fatto noi, il ripido sentiero tra gli alberi, che si inerpica inesorabilmente lungo il pendio della montagna tagliando in perpendicolare le strette curve di dislivello (segnavia 4a).

Quel lontano giorno non siamo stati gli unici “incoscienti” con un bambino a raggiungere a piedi la cima: abbiamo condiviso la nostra fatica con una simpatica coppia ed i loro due figli e sarà stata sicuramente la piacevole compagnia e la nostra saggezza di adulti di aver preso la cosa con allegria, fatto sta che i bambini si sono divertiti un mondo, prendendo tutto come un bel gioco, e al ritorno erano felici della loro avventura e ancora freschi come alla partenza.

Utilizzando al contrario dei benefici della tecnologia moderna la salita al Monte Elmo si riduce a soli 400 metri di dislivello partendo a piedi dalla stazione a monte della funivia, nulla per chi è avvezzo alle ascensioni in montagna, ma la salita, seppur breve, è ripida e continua, faticosa quando il caldo è eccessivo.
 
Anche in questo caso un consiglio estremamente utile: non scegliere mai una giornata troppo calda e afosa in quanto il sole, nonostante l’alta quota, è veramente impietoso sul quel versante completamente esposto a sud (ed oltretutto il panorama, seppur grandioso, vi risulterà offuscato.

Dall'arrivo della funivia proseguendo verso destra, si raggiunge in ca. 20 minuti il Rifugio Gallo Cedrone (2150 m), e da qui, seguendo il sentiero 4 - 4a, si sale in 1 ora alla cima del Monte Elmo.

Arrivati sulla vetta si può godere di uno splendido panorama al di là della Valle di Sesto e lo sguardo spazia seguendo la direttrice della Val Fiscalina su alcune delle più belle vette, la Croda Rossa, il Monte Popera, Cima Undici, Cima Uno, Punta dei Tre Scarperi, la Rocca dei Baranci e, sullo sfondo, inconfondibili, spuntano le Tre Cime di Lavaredo, che si mostrano in una diversa prospettiva.

Sulla cima un piccolo cippo di pietra segna il confine tra Italia e Austria, sul sentiero che corre lungo tutto il crinale. Reca scolpita la data del 1920 e sui lati opposti le iniziali dei due rispettivi stati, la lettera I per Italia e la O per Osterreich (Austria).

Di fronte si erge un bellissimo crocifisso in legno posto nel luglio del 1958 da un gruppo di giovani di paesi diversi per celebrare l’adesione dell’Italia alla Comunità Economica Europea.

Sulla sommità del monte si possono inoltre vedere i ruderi di un ex rifugio alpino, l’Helmhaus, costruito nel 1889 dal Club Alpino Austriaco (l’Oesterreichischer Alpenverein). L’edificio, passato in territorio italiano dopo il 1920, divenne proprietà demaniale. Definitivamente abbandonato nel 1980, dovrebbe essere a breve ristrutturato e riportato a nuova vita.

Lungo la cresta passano alcuni sentieri della cosiddetta Cresta Carnica che consentono di percorrere per un lungo tratto il confine italo - austriaco, seguendo la linea delle postazioni austriache della Prima Guerra Mondiale.

Se avete ancora voglia di proseguire potete raggiungere in circa 30 minuti il bellissimo Rifugio Sillianer (2447 m), in territorio austriaco, visibile dal Monte Elmo, con le caratteristiche persiane bianco-rosse e il tetto ricoperto di tegole di legno scuro.

Il ritorno a valle dalla cima del Monte Elmo può avvenire comodamente riprendendo la funivia oppure, a piedi, percorrendo il sentiero 4a o il sentiero 4c, lungo il quale si incontra il forte austriaco Mitterberg - Monte di Mezzo.

Dunque, comunque la raggiungiate, è assolutamente una meta da non mancare, non solo per godere del panorama sulle splendide Dolomiti di Sesto anche da questa angolatura e per le numerose testimonianze storiche presenti, ma anche per la soddisfazione di poter dire “ci sono stato” (d’altronde se amate la montagna amate anche la fatica che spesso comporta).
 
Stazione a monte Funivia Monte Elmo (2050 m) - Rifugio Gallo Cedrone (2150 m) - Monte Elmo (2433 m) (segnavia 4-4a) - 1 ora 1/4 ca.
 

Testo e immagini a cura di Gaia Pignocchi
 
 
 
Indirizzi di questo sito: www.altemontagne.it www.altemontagne.com www.altemontagne.net
   
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