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Amici della Montagna
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LA MONTAGNA DI IERI E DI OGGI
Percorsi per piccoli escursionisti
 
Torre di Toblin (Toblinger Knoter) (2617 m)
Ferrata Sentiero delle Scalette e Sentiero del Cappellano Hosp
 
Agosto 1992
Bastianelli Bruno - Ancona
 

 
Naturalmente tutte le escursioni vanno svolte sempre nel pieno rispetto delle norme di sicurezza (condizione fisica, abbigliamento adeguato, viveri ed acqua, messa in sicurezza nei tratti più esposti, informazioni sull’agibilità e la durata del percorso e, fondamentale, sulle previsioni meteo).
 
 

 
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Montagna Ieri e Oggi
 

 
Altemontagne © 2013


 
La Torre di Toblin, che si erge solitaria e verticale alle spalle del Rifugio Locatelli, è una cima dolomitica di grande interesse non solo escursionistico, ma anche storico.

Situata lungo la linea di confine, durante la prima Guerra Mondiale divenne una postazione strategica di osservazione e un baluardo di difesa fondamentale, da dove le truppe austriache tenevano di mira i militari italiani stanziati lungo la linea del fronte tra Monte Paterno, Tre Cime di Lavaredo e Monte Piana.
Dalla cima gli austriaci potevano avere sotto tiro diretto anche il sottostante Sasso di Sesto (2539 m), vicinissimo avamposto italiano conquistato il 17 agosto 1915, uno dei punti più contesi della zona.

La ferrata non presenta particolari difficoltà tecniche, ma è molto ripida, attrezzata con una serie di scalette aeree per superare i vari camini (è appunto detta Sentiero delle Scalette), risultando un divertente esercizio di arrampicata, anche se impegnativo.
Pur essendo breve, è comunque esposta e verticale, quindi richiede assenza di vertigini, allenamento e dimestichezza con questo tipo di percorsi alpinistici, oltre che attrezzatura adeguata.

La salita si snoda sul versante settentrionale della Torre di Toblin, proprio di fianco al percorso attrezzato dai militari austriaci con lunghe scale di legno, in alcuni punti ancora visibili.
Oggi il cosiddetto Sentiero delle Scalette utilizza, a lato delle vecchie scale austro-ungariche, scalette metalliche che consentono di risalire i camini che incidono la ripida parete nord della montagna.

Per il ritorno si percorre in discesa il sentiero aperto dal Cappellano militare Host sul versante est, il primo accesso percorso per raggiungere la cima, poco praticato durante il conflitto perchè visibile dalle postazioni italiane.
 
Subito dietro il Rifugio Locatelli (m 2405) si imbocca il sentiero che indica la ferrata e dopo aver costeggiato il Sasso di Sesto, ci si avvicina in breve tempo alla base del versante meridionale della Torre di Toblin. Si prosegue sulla sinistra continuando ad aggirarla fino al versante nord così da arrivare all’attacco della via (2510 m – 30 minuti ca.).

Dopo alcune facili roccette, la via si presenta da subito verticale, al principio attrezzata con funi metalliche che aiutano a risalire i metri iniziali con l’utilizzo di alcuni appoggi su roccia.

Dalle funi ben presto si passa ad una serie di scale metalliche che consentono di affrontare la restante parte (circa il 70%) della ripida parete solcata da camini, impressionanti per la loro verticalità. Il passaggio tecnicamente più difficile è un traverso su un tratto di parete rocciosa liscia e povera di appigli, attrezzata con una fune metallica orizzontale.

Dopo le ultime scalette sospese nel vuoto si guadagna finalmente la cima dove si erge la croce e ci si ritrova su un incredibile pulpito roccioso e si può finalmente assaporare il panorama davvero spettacolare che ci circonda (2617 m – ore 1 ca. dall’attacco).

Per la discesa si utilizza la ferrata del Cappellano Hosp, che ci porta lungo il fianco est più gradinato, dove cavi metallici ci aiutano a ridiscendere fino alla base della Torre e da qui al sentiero che ci riporta in breve tempo al Rifugio Locatelli.
 
Rifugio Locatelli - Torre di Toblin - ore 1,30 ca. sino in cima (ore 1 la sola via ferrata)
 

Testo e immagini a cura di Gaia Pignocchi
 
 
 
Indirizzi di questo sito: www.altemontagne.it www.altemontagne.com www.altemontagne.net
   
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