INFORMAZIONI GENERALI SULLE ISOLE LOFOTEN
Le isole Lofoten si estendono poco a nord del 68° parallelo, a poca distanza dalla costa norvegese dalla quale sono separate dal Vestfjorden.
La superficie complessiva è di circa 1220 km2 e vi risiedono 25 mila abitanti.
Le isole furono abitate già 6000 anni fa, quando il territorio era ricoperto da foreste e I residenti vivevano di caccia e di pesca. L’agricoltura fu introdotta 4000 anni fa.
Le Lofoten divennero presto una colonia vichinga; I vichinghi svilupparono sopratutto la pesca al merluzzo che per molti secoli ha rappresentato l’attività principale delle isole. Ancora oggi è abbastanza praticata, da febbraio ad aprile. Ovunque sulle isole si vedono le rastrelliere di legno per essicare I merluzzi, e le caratteristiche case dei pescatori (rorbur) o capanni da pesca (sjohus) che oggi in gran parte sono state trasformate in alloggi per I visitatori.
Pur trovandosi oltre il circolo polare artico, il clima è abbastanza mite (anche in inverno), poichè influenzato dalla Corrente del Golfo.
L’ambiente è dominato dalle aspre rocce granitiche a picco sul mare, inframezzate tra un fiordo e l’altro da alcune zone collinose con numerosi laghi. Le Lofoten sono famose per l’eccezionale popolazione di uccelli marini: la gazza marina, l’uria, il cormorano, il gabbiano tridattilo, il pulcinella di mare. Inoltre nella parte meridionale, al largo dell’isola di Moskenesoya, e sulle minuscule isole di Vaeroy e Roest, nidificano le maestose aquile di mare , facilmente riconoscibili per le dimensioni imponenti e la coda bianca.
Il turismo alle Lofoten è concentrato sopratutto in estate. In inverno ci sono pochi appassionati di sci e outdoor che desiderano godere dell’isolamento e della natura eccezionale delle isole. Sulle aspre montagne dell’interno si possono fare interessanti traversate in sci e ciaspole, anche impegnative, o escursioni in mare alla ricerca di foche, balene, orche..
A Svolvaer la visita a Magic Ice (esposizione indoor delle sculture di ghiaccio) può essere un’occasione originale di foto particolari.
A Kabelvag, a pochi km da Svolvaer, vale la visita la Vagan Kirke (per dimensioni la seconda chiesa completamente in legno della Norvegia).
All’estremità sud dell’isola Austvagoya c’è Henningsvaer, affacciata sul Vestfjorden. Il piccolo villaggio di pescatori è costituito da diversi isolotti sull’acqua, al punto che qualcuno ha definito Henninggsvaer la “Venezia delle Lofoten”.
A Leknes, nell’isola Vestvagoya, è interessante una visita al Polarlight Center, un istituto dedicato allo studio delle aurore boreali.
Proseguendo verso sud, si arriva all’isola Flakstadoya. Qui può essere interessante visitare Nusfjord, un villaggio storico dedicato alla pesca, ricostruito ad arte e davvero bello, ma al quale preferiamo il più autentico Å.
Il villaggio di Å, all’estremità meridionale dell’isola Moskenesoya, (il nome con la sola lettera Å - l’ultima lettera dell’alfabeto norvegese) non è uno scherzo), il villaggio più meridionale, forse l’angolo più caratteristico e piacevole delle Lofoten, insieme con la vicina Reine.
Dall’estremità meridionale si ammira il severo tratto di mare detto “Moskenstraumen”, tra Moskenesoya e la piccola isola di Sorvaroy, celebre per le violente onde create dalle maree e per la ricca fauna marina.
Le Lofoten, in ragione dell’ambiente naturale bellissimo e della tranquillità dei luoghi, hanno attratto parecchi artisti norvegesi che vi hanno stabilito il loro atelier o addirittura la residenza. Non è raro incontrare nei vari paesi botteghe e mostre dei molti artisti: pittori, scultori, artigiani del vetro, del ferro, del legno.