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Aica di Fič-parcheggio. Le indicazioni del Sentiero dei masi e del maso Fronthof |
Il Sentiero dei masi di Aica di Fiè Oachner Höfeweg, che ricalca antichi percorsi carrabili comunali, vi darą lillusione di ripercorrere tracciati millenari in uso gią dal periodo neolitico che si snodavano a mezza costa ai piedi del massiccio dello Sciliar, lungo i versanti terrazzati che sovrastano la profonda gola della Val di Tires che si immette nella sottostante Val dIsarco.
E un sentiero che vi condurrą in un magnifico paesaggio agreste dove i prati e i campi coltivati cedono il posto ai querceti e ai castagneti in basso e ai boschi di conifere pił in alto, scelto nei vari millenni da comunitą e famiglie contadine per il clima mite e la fertilitą dei suoli. |
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Scendendo da Aica di Fič ai masi Fronthof e Fingerhof |
Il Sentiero dei masi di Aica č un percorso abbastanza lungo se compiuto integralmente. Si tratta di unescursione circolare di circa 12 km che parte dal Castello di Presule e che, tenendosi ad una quota altimetrica media di 800 m, collega i tanti masi che sorgono sui versanti di mezza montagna di Aica di Fič, tra la Val dIsarco e la Val di Tires, fino ad arrivare alla chiesetta di Santa Caterina. |
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Le indicazioni per il maso Fingerhof sotto l'abtato di Aica di Fič |
Da Santa Caterina si puņ ritornare a Castel Presule ripercorrendo indietro per circa un chilometro il sentiero in direzione di Aica e quindi imboccando il sentiero 5 che risale fino ai prati della Schnaggenkreuz a 1.015 m di quota. |
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Il magnifico panorama lungo il Sentiero dei masi verso la Valle Isarco e Bolzano |
Se non si vuole compiere interamente il percorso del Sentiero dei masi, tanti sono i tragitti alternativi da scegliere, percorribili sia a piedi che in auto, che vi condurranno attraverso prati fioriti, boschi rigogliosi, terreni coltivati e masi secolari alla scoperta di variegati paesaggi naturali e delle tradizioni di vita rurale e agreste ai piedi del massiccio dello Sciliar. |
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Il maso Fronthof lungo l'antico percorso |
Al posto dei masi secolari non è difficile immaginare su queste verdi e amene distese terrazzate poste ad una quota media di ca. 750 m gli insediamenti degli agricoltori e allevatori neolitici con capanne circondate da aree disboscate utilizzate a scopo agricolo o per il pascolo di bovini, di pecore e capre. |
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Affresco con San Giorgio sul maso Fingerhof |
Uno di questi insediamenti neolitici sorgeva proprio sul terrazzo naturale nei pressi dell’antico maso Fingerhof, poco più a valle dell’abitato di Aica, al limite tra il bosco di querce e di conifere, dove nel Neolitico (allora come ora) era praticata l’agricoltura e l’allevamento dei bovini e dei caprovini in un appezzamento di terreno appositamente disboscato utilizzando le asce di pietra di pietra simili a quella rinvenuta a Fiè. |
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Dal maso Fingerhof il vecchio sentiero continua in direzione di Santa Caterina |
Il maso Fingerhof, documentato già nel XIII secolo, sorge proprio lungo un tratto del “Sentiero dei masi Oachner” che si imbocca all’entrata dell’abitato di Aica, dove è possibile parcheggiare. |
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Pecore al pascolo lungo il sentiero dal maso Fingerohof a Santa Caterina |
Una strada in discesa conduce prima al maso Fronthof, la più grande casa contadina in pietra dell’Alto Adige, anch’esso di origini medievali, dove è possibile assaporare i cibi contadini, e quindi al vicino maso Fingerhof. Da qui si può proseguire fino alla chiesetta di Santa Caterina (2,7 km ca.) oppure, dopo poco più di un chilometro, risalire fino ad Aica completando un piccolo percorso circolare di circa 3 km. |
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La chiesetta di Santa Caterina al termine del Sentiero dei masi |
La zona, sul versante soleggiato di Aica, è affacciata sulla forra del Rio Brie e da qui si gode anche di un bellissimo panorama fino alla Val d’Isarco e alla conca dove ora sorge la città di Bolzano. |
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