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Amici della Montagna
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LA MONTAGNA DI IERI E DI OGGI
Percorsi per piccoli escursionisti
 
Alpe di Siusi - Sciliar
Il Sentiero dei masi “Oachner Höfeweg”
Dal Castello di Presule ad Aica di Fiè e Santa Caterina, tra paesaggi rurali e luoghi di vita millenaria ai piedi dello Sciliar
 
Aprile 2011
Gaia Pignocchi e Bruno Bastianelli - Ancona
 

 
Naturalmente tutte le escursioni vanno svolte sempre nel pieno rispetto delle norme di sicurezza (condizione fisica, abbigliamento adeguato, viveri ed acqua, messa in sicurezza nei tratti più esposti, informazioni sull’agibilità e la durata del percorso e, fondamentale, sulle previsioni meteo).
 
 

 
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Altemontagne © 2013


 
I vari itinerari che dal castello di Presule (857 m) conducono alla chiesetta di Santa Caterina (867 m) passando per Aica di Fiè (874 m) possono costituire facili escursioni alternative da compiersi in autunno e in primavera attraverso una tipica zona rurale di media montagna ricca di bellezze naturali e di cultura millenaria.

Uno di questi percorsi è conosciuto come “il sentiero dei masi di Aica” (Oachner Höfeweg), abbastanza lungo se compiuto integralmente (ca. 12 km), ma tanti sono i tragitti alternativi da scegliere, alcuni percorribili anche in auto, che vi condurranno attraverso prati fioriti, boschi rigogliosi, terreni coltivati e masi secolari alla scoperta di variegati paesaggi naturali, delle testimonianze culturali e delle tradizioni di vita rurale e agreste ai piedi del massiccio dello Sciliar.

I terreni lungo i versanti soleggiati di Aica di Fiè hanno conosciuto secoli e secoli di storia a partire già dalle prime comunità di agricoltori del Neolitico che hanno scelto di insediarsi su questi terrazzi naturali pianeggianti, al limite tra boschi di querce, castagni e conifere e distese di prati, che garantivano clima favorevole, terreni fertili e una grande varietà di risorse naturali.

Villaggi neolitici, insediamenti protostorici dell’età del bronzo e del ferro, fattorie e necropoli romane, castelli e masi medioevali sono le testimonianze archeologiche e storiche relative alla frequentazione millenaria della zona tra Fiè allo Sciliar e Tires.

In alcuni tratti potreste ricalcare gli antichi percorsi in uso fin dall’età preistorica che collegavano la Val d’Isarco alla Valle di Tires e da qui alla Val di Fassa attraverso i Passi di Nigra e di Costalunga.
 
Il tragitto inizia dal medievale Castello di Presule (parcheggio - 840 m), che si staglia sullo sfondo dello Sciliar, dove si imbocca subito un sentiero pianeggiante tra il bosco fino ai ruderi della cosiddetta “cantina dell’oste” (Wirtskeller), dotata di un mirabile sistema di raffreddamento naturale grazie ai getti di aria fredda che fuoriescono dagli anfratti rocciosi.

Da qui si può scendere seguendo le indicazioni del “Sentiero dei masi” fino all’antico maso Gemoanerhof, da dove si gode di una splendida vista sulla stretta Valle di Tires fino al Catinaccio, allungando però il percorso, oppure si seguono le indicazioni per Aica di Fiè che conducono lungo la stradina asfaltata che sale al paese, disseminata di crocifissi in legno ed edicole votive, sulla quale si incontrano altre bellissime case contadine (Gfingerhof, Guntschöllerhof).
I masi, ora accoglienti agriturismo derivati da strutture antichissime dove ora come allora si allevano animali e si coltivano alberi da frutto e vite, sorgono al margine del bosco di castagni, molto apprezzato da secoli per i suoi frutti e per il legno.

Prima di raggiungere la piccola frazione di Aica di Fiè si devia sulla destra (da Presule ca. 4, 5 km) per scendere al Maso Fonthof (797 m), sul ripido pendio sotto il paese, il più grande maso in pietra di età medievale dell’Alto Adige, dove sembra veramente di essere ritornati indietro nel tempo. Da qui si gode di una vista stupenda sui prati terrazzati che sovrastano la stretta e angusta Valle di Tires scavata dal Rio Brie e lo sguardo arriva fino alla Valle Isarco e alla conca dove sorge la città di Bolzano.

Si può quindi proseguire lungo il vecchio sentiero passando davanti al vicino Maso Fingerhof, dove era un insediamento neolitico e dove si conserva un affresco medievale con San Giorgio, fino a raggiungere la splendida chiesetta di Santa Caterina, al termine del Sentiero dei masi di Aica. Sulla parete esterna della chiesa è possibile ammirare gli affreschi quattrocenteschi dai colori ancora brillanti che narrano le vicende di Santa Caterina d’Alessandria martire, con San Michele arcangelo che pesa le anime, al quale inizialmente la chiesa era consacrata, e San Cristorforo, protettore dei viandanti. (Da Presule ca. 8 km)

Per ritornare a Presule è possibile salire fino ai 1015 m del pianoro erboso dove si erge la Schnaggenkreuz (Croce di Schnaggen) (da Santa Caterina salendo lungo il sentiero 5, oppure dalla chiesa di San Giovanni ad Aica di Fiè, al termine della salita lungo la via Crucis), da dove si discende direttamente al parcheggio del castello. (Dalla partenza ca. 12 km)

Dalla Schnaggenkreuz partono numerosi sentieri, come indicano i tanti cartelli segnaletici, ma sarà per un’altra volta!
 
Comune di Fiè allo Sciliar - Sentiero dei masi

altemontagne - Archeologia e Montagna
 

Testo e immagini a cura di Gaia Pignocchi
 
 
 
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